News 2021

12/2021

L’economia circolare protagonista della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2021

C’è tanta Italia nella Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) 2021. La nuova edizione dell’iniziativa europea, svolta dal 20 al 28 novembre, punta a coinvolgere attivamente i cittadini, con 12.489 azioni di sensibilizzazione in tutto il continente. L’Italia ha avuto un ruolo di trascinatore con le sue 4.752 azioni in programma, più di un terzo del totale. Un balzo di più di 1.300 azioni rispetto all’edizione del 2020, su cui aveva però pesato la seconda ondata di Covid-19.

Il focus della SERR è soprattutto sulla prevenzione, ma le azioni che vengono proposte abbracciano le cosiddette 3R: Riduzione, ma anche Riuso e Riciclo. La SERR punta a contribuire concretamente alla riduzione della quantità di rifiuti prodotti. Le azioni sono proposte dal basso e il protagonismo della società civile, diffuso sul territorio, vuole intercettare capillarmente cittadini, associazioni e decisori. Con lo scopo di aumentare la consapevolezza di tutti riguardo le politiche europee e nazionali sui rifiuti e le possibili strategie sul fronte della riduzione. La riduzione dei rifiuti deve passare, dunque, da un cambiamento nei modelli di consumo individuali e collettivi. Bisogna, cioè, spingere i cittadini a variare le abitudini di produzione dei rifiuti.

Tra le azioni trattate in questa 13° edizione della SERR, vi sono la creazione di:
• Orti urbani, per condividere spazi e ridurre sprechi e rifiuti di imballaggio;
• Catene virtuose di condivisione di vestiti di seconda mano o di cibo che altrimenti verrebbe sprecato;
• Piccoli centri di riparazione di oggetti danneggiati, per sfruttare capacità e competenze dei singoli.

11/2021

Il CMCC analizza i rischi legati ai cambiamenti climatici in 6 città italiane

Facendo seguito al Rapporto pubblicato nel 2020 inerente i Cambiamenti Climatici in Italia, mercoledì 3 Novembre 2021, il Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) ha voluto, attraverso il nuovo Report d’Analisi del Rischio, sviluppare ulteriori approfondimenti volti a far conoscere gli scenari climatici attesi in 6 tra le maggiori Città italiane (Milano, Torino, Bologna, Roma, Napoli e Venezia), oltre che illustrare come queste si stanno muovendo per fronteggiare le nuove sfide climatiche.

Per ciascuna delle sei realtà analizzate, il Report propone quattro approfondimenti, che partono dagli scenari climatici attesi, passando per gli impatti territoriali e la valutazione del rischio, per poi analizzare gli strumenti di adattamento sviluppati dalle diverse Città.

La valutazione del rischio da cambiamenti climatici per ciascuna delle Città coinvolte è stata sviluppata attraverso sei settori individuati dalla metodologia elaborata dal CMCC:
• Quadro normativo
• Quadro procedurale
• Identificazione dei rischi
• Valutazione dei rischi
• Capacità di valutazione dei rischi
• Comunicazione dei rischi

Tra gli strumenti di adattamento delle Città riportati nel Documento si trovano diversi Progetti, a riprova di come queste esperienze ricoprano una grande importanza all’interno dei percorsi di resilienza.

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10/2021

Nuovi adempimenti per la verifica del possesso della certificazione verde Covid-19 nei luoghi di lavoro del settore privato

Mercoledì 22 settembre è entrato in vigore il decreto legge n.127/2021 che introduce misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro privato e pubblico mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID – 19.

Questa è la disciplina:
1) I datori di lavoro privati devono assicurare il rispetto delle prescrizioni del decreto;
2) Nel periodo dal 15 ottobre 2021 al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza dovuto al COVID-19, a chiunque svolge un’attività lavorativa nel settore privato è fatto obbligo, per accedere ai luoghi di lavoro in cui si effettua la prestazione, di possedere ed esibire su richiesta la certificazione verde;
3) La disposizione del punto precedente si applica anche a coloro che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato nel luoghi di lavoro, anche sulla base di contratti esterni. Quindi, ad esempio, anche il professionista che accede al luogo di lavoro, l’amministratore, il socio, il lavoratore somministrato ecc, devono essere in possesso della certificazione verde;
4) Nel caso in cui i lavoratori comunichino di non essere in possesso della certificazione verde o siano privi della stessa al momento dell’accesso al luogo di lavoro, sono considerati assenti ingiustificati fino alla presentazione della predetta certificazione e comunque, non oltre il 31 dicembre 2021, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Per periodo di assenza ingiustificata non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato;
Per le imprese con meno di 15 dipendenti, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque un periodo non superiore a 10 giorni.
5) L’accesso dei lavoratori nei luoghi di lavoro in violazione dell’obbligo del possesso della certificazione verde è punito con la sanzione da 600 a 1.500,00 euro, raddoppiata in caso di recidiva.

09/2021

Rifiuti, discariche esaurite in tre anni

Tempo 3 anni e saranno strapiene le discariche di rifiuti in Italia, che ricevono il 21 % degli scarti urbani prodotti. Un problema che esploderà anche prima di tale data, una media tra situazioni diverse del Paese: nel sud – a corto di impianti di recupero – le discariche saranno piene nel giro di un anno e mezzo, il Nord ci arriverà in 4 – 5 anni. L’allarme arriva da un rapporto a cura di A2A e The European House – Ambrosetti, che fotografa i ritardi italiani: per allinearsi alla media Ue di uso della spazzatura come fonte di energia alternativa ai combustibili fossili, l’Italia dovrebbe usare altri 3,1 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, il 53 % in più di oggi; cioè servirebbero 6 o 7 nuovi impianti di riutilizzo energetico con un investimento fino a 2,5 miliardi. Se l’Italia colmasse il divario, gli investimenti necessari (4 – 4,5 miliardi) attiverebbero fino a 11,8 miliardi di indotto e una riduzione della tassa sui rifiuti per le famiglie italiane superiori a 550 milioni.

07/2021

Dal 3 luglio in vigore la direttiva UE sulla plastica monouso!
No anche a plastica compostabile e imballaggi in carta plastificata

Entrerà in vigore sabato 3 luglio la direttiva europea sup sulla plastica monouso (Single Use Plastic), che mette al bando gli oggetti usa e getta trovati più frequentemente sulle spiagge e nei mari: cannucce, cotton fioc, piatti e posate, palette da cocktail, bastoncini dei palloncini, contenitori per alimenti e bevande in polistirolo. Dal 3 luglio questi oggetti potranno essere venduti soltanto per esaurire le scorte, quindi saranno vietati. La direttiva Sup, approvata nel 2019, è stata recepita quest’anno dall’Italia con legge nazionale.

È in fase di soluzione il contenzioso fra l’Italia e la commissione europea sulla Direttiva e sulle linee guida per la sua applicazione, approvate fino a maggio. Il governo italiano e Confindustria contestano due aspetti. In primo luogo, aver inserito fra gli oggetti monouso da bandire anche quelli ion plastica compostabile, che spariscono rapidamente nell’ambiente.

In secondo luogo, aver ampliato con le linee guida di maggio il campo dei prodotti vietati, includendo anche gli imballaggi in carta plastificata, con un contenuto di polimero inferiore al 10%. Plastica compostabile e carta plastificata sono due settori nei quali l’industria italiana è molto forte.

06/2021

MUD 2020, presentazione entro il 16/06/2021

Mercoledì 16 giugno 2021 scade il termine ultimo a disposizione di gestori e produttori di rifiuti per presentare il Modello unico di dichiarazione ambientale (Mud) utilizzando il modello allegato al Dpcm 23 dicembre 2020.

La scadenza del termine per la presentazione della comunicazione annuale prevista dalla legge 70/1994, ricordiamo, è slittata – dal 30 aprile al 16 giugno 2021 – a seguito della pubblicazione del Dpcm 23 dicembre 2020 sulla Gu del 16 febbraio 2021, circostanza che ha fatto scattare la proroga del termine di presentazione della dichiarazione – al 120° giorno successivo alla pubblicazione in Gu – secondo quanto previsto dalla stessa legge 70/1994.

Per adempiere ai propri obblighi, i soggetti obbligati dovranno utilizzare il modello allegato al Dpcm 23 dicembre 2020 ( Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2021) che conferma la struttura del modello articolato in 6 comunicazioni ( rifiuti, veicoli fuori uso, imballaggi, Raee, urbani e Aee) già prevista dal previgente Dpcm 24 dicembre 2018, con alcune novità puntuali.

I principali cambiamenti intervenuti nel passaggio riguardano l’accesso ai portali per l’invio del Mud, le modalità di pagamento dei diritti di segreteria e i contenuti aggiornati di alcune dichiarazioni, come – ad esempio – la scheda CG della comunicazione rifiuti urbani che viene completamente rivisitata.

05/2021

Life Ambiente 2021 – 2027, via a incentivi per ambiente e clima

Col voto del Parlamento europeo del 29 aprile 2021 è stato approvato in via definitiva schema di regolamento che istituisce il programma di finanziamenti e clima e ambiente Life 2021 – 2027.

In via libera del Consiglio Ue era arrivato il 16 marzo 2021. Life 2021 – 2027 ha una dotazione finanziaria compleddiva di 5,4 miliardi di euro. L’obiettivo generale del programma LIFE per il periodo 2021 -2027 consiste nel contribuire al passaggio a un’economia pulita, circolare, energeticamente efficiente, climaticamente neutra e resiliente ai cambiamenti climatici. Il programma Life, nato nel 1992, ha finanziato finora oltre 5.000 progetti. Il regolamento entrerà in vigore retroattivamente dal 1° gennaio 2021.

Life come sempre finanzia progetti nelle aree “Ambiente” e “Azione per il clima” articolate in 4 sottoprogrammi. Per il programma Life 2021 -. 2027 si segnala l’ingresso del nuovo Sottoprogramma “Transizione dell’energia pulita” che stimolerà gli investimenti e sosterrà le attività di attuazione delle politiche, in particolare nel settore dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili su piccola scala. Gli altri Sottoprogrammi Life 2021 – 2027 sono: “Natura e Biodiversità” (progetti per promuovere le migliori prassi di tutela della natura e della biodiversità); “Economia circolare e qualità della vita” ( progetti per la transazione a un economia circolare); “Mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento” (progetti volti ad attuare il quadro Ue 2030 per il clima e l’energia e gli impegni dell’Accordo di Parigi).

04/2021

03/2021

MUD 2021 – Scadenza 16 giugno 2021

A seguito della pubblicazione in data 16 febbraio 2021 del D.P.C.M. 23 dicembre 2020 contenente il nuovo Modello di Dichiarazione ambientale (MUD) per l’anno 2021, il termine per la presentazione del MUD riferito ai rifiuti smaltiti/gestiti nel corso dell’anno 2020 è fissato al 16 giugno 2021.

Il D.P.C.M. 23 dicembre 2020 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 39 del 16 febbraio 2021) ha approvato il nuovo Modello di Dichiarazione ambientale (MUD) per l’anno 2021.

Per effetto della legge istitutiva del MUD (Legge 25 gennaio 1994 n.70) qualora si renda necessario apportare, nell’anno successivo a quello di riferimento, modifiche ed integrazioni al Modello Unico di Dichiarazione ambientale, le predette modifiche ed integrazioni sono disposte con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e, in tale ipotesi, il termine per la presentazione del modello è fissato in 120 giorni a decorrere dalla data di pubblicazione del citato decreto.

Il modello, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 febbraio 2021, rinvia automaticamente la consueta scadenza dal 30 aprile al 16 giugno 2021.

02/2021

Plastica, Agenzia UE ambiente: problemi per clima e recupero rifiuti

Secondo il Rapporto sulla plastica rilasciato il 28/01/2021 dall’Agenzia Europea per l’Ambiente, non è solo l’inquinamento dei mari il problema, ma gli effetti sul clima e i cambiamenti nel consumo per la pandemia Covid – 19.

Secondo il Rapporto “Plastica, the circular economy and Europe’s environment – a priority for action”, se è noto il problema dell’inquinamento dei mari dovuto alla dispersione dei rifiuti di plastica, non vanno trascurati altri effetti prodotti sull’ambiente dalla plastica. Uno è l’effetto sul clima: se la produzione e l’uso della plastica continueranno ad aumentare, l’industria della plastica rappresenta il 20% dell’uso globale di petrolio entro il 2050 (+7% rispetto ad oggi). Le emissioni annuali legate alla produzione di plastica nell’Unione ammontano a circa 13,4 milioni di tonnellate di CO2 (il 20% delle emissioni dell’industria chimica).

Un altro problema è dato dai cambiamenti nella produzione, consumo e spreco di plastica provocati dalla pandemia Covid -19. L’aumento dei rifiuti di plastica dovuto alla domanda di maschere e guanti, oltre a un cambiamento nella produzione e nell’uso di prodotti in plastica monouso come contenitori per alimenti da asporto e imballaggi in plastica per le vendite online, può mettere a repentaglio gli sforzi dell’Ue a breve termine per frenare l’inquinamento da plastica e passare a un sistema di plastica più sostenibile e circolare. Infine il tessile. I tessuti a base di plastica costituiscono circa il 60% dell’abbigliamento e il 70% dei tessuti per la casa, con problemi di raccolta e recupero e dispersione nell’ambiente delle microplastiche. Sulla questione specifica del tessile l’Agenzia ha diffuso sempre il 28 gennaio 2021 un Rapporto.

Tre i percorsi per il futuro sono indicati dall’Agenzia per un sistema della plastica più sostenibile e circolare: un uso più intelligente della plastica, una maggiore circolarità e l’uso di materie prime rinnovabili.

01/2021

Legge di bilancio 2021, plastic tax rinviata di sei mesi

Il 1° gennaio 2021 entra in vigore la legge 178/2020 che prevede la proroga dal 1° gennaio 2021 al 1° luglio 2021 – dell’entrata in vigore della disciplina sulla plastic tax.

La legge 30 dicembre 2020, n.178 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021 – 2023”), oltre a modificare e far slittare l’applicazione dell’imposta sui manufatti monouso realizzati con polimeri sintetici ( cd. “Macsi”) istituita dalla legge 160/2019 (articolo 1, commi 634 e seguenti), renderà anche permanente la possibilità di usare 100% di Pet riciclato per le bottiglie di plastica (attualmente la disciplina è valida solo per il 2021).

Tra le varie novità ambientali del provvedimento, si segnalano anche incentivi per la tariffazione puntuale dei rifiuti urbani nelle Zone economiche ambientali (Parchi) e la proroga fino alla fine del 2021 degli incentivi per l’efficientamento energetico in edilizia e il cosiddetto “bonus facciate”.